Un decreto che cambia le regole del gioco
Nel 2025 il mondo dell’ippica sarda si trova a un bivio critico a causa di un decreto ministeriale che impone nuovi requisiti di sicurezza, salute e benessere per le corse equestri, vietando l’uso dei cavalli purosangue inglesi nei galoppatoi comunali non omologati. Questa norma, decretata l’8 gennaio 2025 su proposta congiunta dei ministri della Salute, dello Sport e dell’Agricoltura, obbliga tutte le regioni italiane a effettuare adeguamenti tecnici e strutturali per ottenere l’omologazione degli impianti ippici. Nel frattempo, le corse sono sospese, con conseguenze immediate e pesanti per la Sardegna, dove le tradizionali manifestazioni ippiche rischiano di saltare.
La crisi delle corse storiche sarde
La Sardegna è terra di antiche tradizioni ippiche, con eventi storici come l’Ardia di Sedilo, il Palio dei Comuni a Fonni, il Palio dell’Assunta a Orgosolo e le corse di Guasila, San Giovanni Suergiu, Bono e Pozzomaggiore. Questi appuntamenti, che uniscono cultura, folclore e passione popolare, sono ora messi in forte pericolo dalla nuova disciplina. L’impossibilità di utilizzare i purosangue inglesi nei galoppatoi comunali non omologati compromette la regolarità delle corse, che richiedono questi cavalli per le competizioni di velocità tradizionali.
Un patrimonio culturale a rischio
L’Ardia di Sedilo, in particolare, è una delle manifestazioni più emblematiche della Sardegna, con radici che affondano nel Medioevo e che rappresenta un momento di grande identità culturale e religiosa per la comunità locale. Il blocco delle corse pone un serio rischio non solo sportivo, ma anche sociale e turistico, con possibili ripercussioni sull’economia locale e sulla conservazione delle tradizioni.
Le difficoltà tecniche e i tempi stretti
Il problema principale è la mancanza di tempi sufficienti per adeguare gli impianti alle nuove norme: i galoppatoi comunali sardi non sono ancora omologati secondo i nuovi standard richiesti, e la stagione ippica 2025 rischia di essere compromessa. L’interrogazione parlamentare del deputato di Forza Italia Pietro Pittalis ha portato all’attenzione nazionale questa emergenza, sottolineando la necessità di interventi urgenti per salvaguardare le corse storiche e il mondo ippico isolano.
Verso il futuro: tra tutela e innovazione
Il decreto nasce con l’intento di garantire il benessere degli equini e la sicurezza degli atleti e del pubblico, un obiettivo condivisibile ma che richiede un equilibrio con la tutela delle tradizioni locali. La sfida per la Sardegna sarà trovare soluzioni rapide e sostenibili per adeguare gli impianti e mantenere vive le corse storiche, preservando un patrimonio culturale unico nel panorama italiano.